Il progetto Banca del Suono è un incontro tra passato e futuro, tra patrimonio culturale e ricerca.
Per circa un mese, quattro capolavori di Stradivari, Amati, Guarneri delle Collezioni del Museo del Violino sono stati protagonisti di un nuovo progetto di registrazione nell’Auditorium Giovanni Arvedi e di catalogazione grazie ad un software appositamente realizzato per codificarne e riprodurne il suono.
Il progetto è realizzato da Audiozone Studios, impresa culturale e creativa di Piacenza specializzata in servizi innovativi e digitali nel settore music production e sound design, con la collaborazione del Comune di Cremona, del Museo e del network friends of Stradivari.
Una banca del suono è un database di note, registrate in tutte le possibili variazioni, accessibile via web come servizio a pagamento per tutti coloro, in particolare musicisti e compositori, che vogliano, restituire le tracce audio di propria realizzazione utilizzando appunto queste note.
Esempi di questo tipo esistono già nel mercato informatico, ma la caratteristica del progetto è mettere a disposizione degli appassionati, per la prima volta, il suono unico e caratteristico degli strumenti della scuola classica cremonese.